Manifesto

Accademia delle 5 T. TERRITORIO, TRADIZIONE, TIPICITA’, TRASPARENZA, TRACCIABILITA’

 

Ma anche NaTuralità e SosTenibilità.

Persone che operano nella filiera agrioalimentare e credono che il lavoro non sia solo un pesante fardello per sopravvivere o un mezzo per accumulare, ma il loro ruolo come membri della comunità, e a cui questo ruolo piace: questi sono i soci dell’Accademia delle 5T.

Selezionare, far capire e conoscere, difendere le tipicità italiane e i prodotti agroalimentari e enogastronomici autentici e in sintonia con il territorio che sono parte integrante della Cultura Italiana: l’Accademia delle 5T sostanzialmente è questo, un movimento culturale che, ormai dal 2005, ha scelto come simbolo 5 parole per rappresentare 5 caratteristiche altrettanto importanti della cultura enogastronomica in sintonia con l’ambiente e con il piacere e la salute dell’uomo: Territorio, Tipicità, Tradizione, Tracciabilità, Trasparenza.

L’Accademia delle 5T in pratica, raccoglie aziende che producono prodotti legati al Territorio, ma che sanno distinguersi, in un mare di aziende simili, per Tradizione e/o Tipicità, cioè per quella eccellente AuTenticità che contraddistingue l’agroalimentare italiano autentico.

E lo sanno fare nel nome di altre 2 T che oggi, a causa dell’aberrante percorso intrapreso da un sedicente progresso, hanno assunto un’importanza fondamentale nella difesa del consumatore: Trasparenza e Tracciabilità.

Tutto ciò può riassumersi in un concetto: Filiera Colta, cioè una filiera produttiva caratterizzata si da un numero limitato e circoscritto di passaggi produttivi, ma che si integra a una Cultura dell’alimentazione diversa, basata realmente sulla qualità e sulla passione di chi crede che sia ancora possibile allearsi con una natura unica e molto più generosa che in qualsiasi altro sito al mondo. Una Cultura che tiene conto di una biodiversità che non ha eguali al mondo e che ha saputo creare prodotti e idee culinarie gustosi e salutari, come la dieta mediterranea, ma non solo. Un concetto, quello della biodiversità, che troppo spesso viene travisato e banalizzato e che invece andrebbe valorizzato ulteriormente, vista la diversità culturale, un’altra diversità che nel nostro paese, per motivi geografici e storici, è espressa in modo superiore e che ha ulteriormente arricchito di idee e valori la complessità e la ricchezza delle colture che hanno portato alla costruzione del nostro singolare patrimonio culinario.

Lo stesso potrebbe dirsi del concetto di prodotto tipico, che spesso viene semplicemente accomunato a tradizionale, ma che invece, prima di potersi definire tale, ha appunto bisogno di un percorso nel tempo che lo porti ad accumulare i valori di una vera e propria Tradizione.

Dal 2005, l’Accademia delle 5 T difende questa passione, informando, promuovendo, pressando chi deve legiferare e controllare il buon cibo quotidiano, in un totale rispetto della sostenibilità ambientale e lontanissimo da additivi di qualunque genere e da cibi costruiti, insaporiti e gonfiati con la chimica.

La battaglia dell’Accademia delle 5 T sarà sempre quella di individuare e segnalare tutte le preziose alternative esistenti che, in ogni territorio, persone capaci ed oneste, propongono e si sforzano di tutelare.

Contadini, commercianti, ristoratori, casari, norcini, maestri distillatori, vignaioli, fornai, pastori, pescatori… ma anche enti pubblici, consorzi, imprese, che hanno fatto una scelta di campo coraggiosa e più faticosa, si uniscono sotto l’insegna delle 5 T per promuovere, tutelare e diffondere il buono e il naturale, quindi sano. E sviluppare così una vera e propria educazione alla cultura enogastronomica autentica.

Tutto ciò è rappresentato dal concetto di Filiera Colta dell’Accademia delle 5T.

Ma si può anche semplicemente tradurre in Mangiare e vivere bene.

 

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