L’aceto di ciliegie dell’estroso Leo Bozzetto a Piace.eat con l’Accademia delle 5T

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Costantemente presente agli eventi dell’Accademia delle 5T, Leo Bozzetto sarà tra gli espositori anche nello spazio formativo-espositivo dell’Accademia stessa a Piace.eat tra il 27 e il 29 ottobre a Piacenza (https://www.accademia5t.it/piace-eat-a-piacenza-laccademia-5t-per-un-consumatore-consapevole/).

Già negli anni ’40 sulle colline modenesi di Pigneto venivano prodotti aceti di uve e frutta dagli abitanti della “Ca’ del Lauv” (casa del lupo), piccolo borgo della zona. Oggi, a distanza di oltre 70 anni, rivive la tradizione per merito della famiglia Bozzetto, attuale proprietaria del borgo, che ha ripreso la lavorazione e produzione dell’”aceto” di ciliegie.

La nuova produzione ha come protagonista la ciliegia di Vignola, una delle eccellenze delle colline emiliane. Leo Bozzetto era ed è un “autore” di spettacolari stufe in maiolica. Perché “autore”? Perché le realizza una per una con passione abbinando creatività e straordinarie competenze tecniche. E in questo è un benemerito dell’ambiente perché riesce a ottenere consumi eccezionalmente bassi.

Un personaggio con questa spinta ideale, e anche – va detto – tanto goloso, non poteva che farsi coinvolgere dall’ambiente agricolo e naturale in cui viveva, innamorandosi di due eccellenze del territorio: l’Aceto balsamico tradizionale e le ciliege di Vignola. E gli faceva specie che ci fossero tanti frutti rifiutati dal mercato perché troppo maturi per reggerne la troppo lunga filiera o non abbastanza grossi. Decise di accaparrarseli lui pensando, di primo acchito, di farne acquaviti spinto dalla sua origine friulana.

Ma, nonostante l’abilità atavica dovuta al suo DNA, la fermentazione non fu quella che sperava e il mosto prese lo spunto acetico.

Allora fu “galeotto” l’incontro con un grande ricercatore, anche lui benemerito dei valori ambientali, colui che ha creato il superfertilizzante naturale Biohumin, e nacque un “amore”, quello per l’aceto di ciliege. Lo scienziato ha creato una “madre” con un complesso di microrganismi ricavato da antichi studi alchemici, Leo ci ha messo tutto quello che ha imparato dai maestri acetai modenesi, mettendoci anche del suo interpretando con geniale intuito alcune tecniche risalenti all’antica Roma… Ed ecco aceti buoni a cucchiaini oltre che su ogni sorta di cibi, anche quelli che non ti aspetti. Da provare a Piacenza dal 27 al 29 ottobre.

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